Metodi analogici e app per non perdersi nei boschi
Le escursioni in montagna, una volta praticate quasi esclusivamente dagli sportivi del settore, sono divenute oggi una sana e piacevole attività sempre più diffusa. Esse rappresentano un richiamo per gli amanti della vita all’aria aperta e costituiscono inoltre uno svago per molte persone che vogliono evadere dal ritmo frenetico della città e provare un po’ di pace ad alta quota, dove natura e silenzio sono gli unici ed indiscussi padroni.
Recarsi in montagna tuttavia, comporta sempre una serie di potenziali rischi e vi sono dunque delle accortezze da avere se non si vuole incorrere in spiacevoli inconvenienti, quali la possibilità di smarrire la giusta via.
Anche se viviamo in un mondo dove la tecnologia ci accompagna in ogni aspetto, e sembra assurda l’idea di essere disorientati, è opportuno invece fare molta attenzione ed adottare i dovuti accorgimenti durante le nostre gite per non perdersi in montagna, cosa che accade molto più spesso di quanto uno immagini.
Innanzitutto, la pianificazione iniziale è fondamentale per una buona riuscita della nostra escursione: bisogna documentarsi sul percorso che si è intenzionati a svolgere, vedere e valutare le sue potenziali difficoltà e consultare il bollettino meteo, poiché talvolta le nubi basse e dunque la nebbia possono essere la causa principale del nostro smarrimento.
È utile inoltre determinare la lunghezza e dislivello complessivi della gita, segnando tutti i punti particolari che troveremo lungo il percorso, quali ponti, valici, cime ecc, in modo tale da avere poi un riscontro nella pratica e poter capire se siamo sull’itinerario previsto o meno.
Bisogna calcolare bene l’orario di partenza e prendere in considerazione il tramonto per evitare di trovarsi in mezzo al bosco nel buio completo, situazione particolarmente spiacevole nonché fattore che può rivelarsi decisivo nello smarrimento eventuale della traccia prescelta.
Una volta deciso il tutto, è importantissimo poi comunicare le proprie intenzioni ad un familiare o conoscente in modo tale che sappia l’itinerario e l’orario presunto del rientro, informazioni essenziali per accelerare drasticamente le ricerche ed i soccorsi in caso di necessità.
È sempre doveroso inoltre avere con sé delle cartine, turistiche o topografiche, che possano aiutarvi quando la tecnologia non potrà farlo, e darvi dei punti di riferimento precisi che vi confortino nei momenti più complessi. Queste, sono sempre dotate di una chiara leggenda ed è fondamentale saperle leggerle per poterle interpretare, perché solo così saremo in grado di capire sempre la nostra posizione e potranno essere dunque un vero sostegno, fornendoci le distanze, aiutandoci a capire il dislivello grazie alle curve di livello e segnalandoci infine eventuali pericoli, quali fiumi da attraversare ecc.
Per non perdersi in montagna è fortemente consigliato oltretutto non avventurarsi mai in escursioni solitarie. Avere un amico o compagno di avventura, oltre ad essere molto più sicuro, renderà la gita più divertente. Anche i sentieri più semplici possono presentare delle insidie ed essere in compagnia ci aiuta a mantenere il controllo in situazioni di smarrimento poiché due teste pensanti sono sempre meglio di una sola, la strumentazione a disposizione raddoppia ed in caso di incidente, come una caduta, riceveremo subito soccorso e potremo essere aiutati a risolvere la situazione.
Se invece fate parte di un gruppo molto grande, è normale che ci si disperda leggermente lungo il tragitto a causa dei bisogni e del ritmo differenti, è necessario però cercare di non allontanarsi mai troppo e rimanere tutti uniti, o quantomeno in vista, accordandosi in precedenza sulle soste e riposi comuni.
Altro aiuto importantissimo per non perdersi in montagna poi, è la segnaletica del C.A.I (club alpino italiano) caratterizzata da segni colorati e numeri, generalmente verniciati su alberi e rocce, oppure scritti su appositi pali, ad una distanza tale da permettere sempre di visualizzare il simbolo successivo.
Ogni qualvolta che si incontra un altro escursionista inoltre, è buona norma chiedere conferma sulla correttezza della strada.
Nel caso ci si perda in ogni caso, è sempre consigliabile non farsi prendere dal panico e retrocedere sino all’ultimo segnavia incrociato senza avventurarsi in nuovi percorsi e non abbandonando mai il sentiero iniziale.
GPS: la tecnologia ci viene in aiuto
Per quanto concerne l’aiuto tecnologico invece, è sicuramente provvidenziale avere un dispositivo dotato di GPS con sé, che sia il cellulare, fondamentale anche per le comunicazioni, o un localizzatore. Questi vi permetteranno -quasi sempre- di indicarvi la vostra posizione attuale, di avvisare i soccorsi in caso di pericolo e necessità e di inviare la vostra precisa posizione per un eventuale recupero, rivelandosi dunque l’aiuto più importante nella maggior parte dei casi.
Dobbiamo stare attenti a non sopravvalutare la tecnologia però, affidandoci solo ed esclusivamente ad essa poiché prevede sempre dei limiti.
Ad elevate altitudini infatti, la ricezione del segnale potrebbe non esserci, essere molto scarsa o potrebbe comunque scaricarsi repentinamente la vostra batteria, anche a causa del freddo. A tal proposito si consiglia sempre di caricare al massimo tutti gli apparecchi prima di partire e di portare inoltre una batteria extra di riserva.
Il cellulare dunque, preziosissimo alleato nella maggior parte dei casi, potrebbe rivelarsi vostro nemico in caso di cattiva copertura, segnalando una posizione sbagliata e facendoti perdere il sentiero, con un relativo senso di disorientamento.
È fondamentale allora avere con sé anche un supporto cartaceo, da poter consultare in quei casi, anche se piuttosto rari, nei quali la tecnologia venga meno.
Per poter usufruire della tecnologia e del GPS per non perdersi in montagna è comunque opportuno possedere cartografie digitali offline, ovvero le mappe scaricate sul dispositivo e disponibili anche in assenza di segnale. Esistono sia le versioni acquistabili in formato digitale delle mappe cartacee, quali le Tabacco, oppure delle applicazioni che, oltre alla cartografia, ci aiutano nella pianificazione della nostra escursione in senso più ampio e tecnico e che possono rivelarsi fondamentali per non perdersi in montagna.
Komoot è l’ideale come route planner, specialmente per le bici in realtà, ma funziona anche per i pedoni, ed offre mappe e navigatore vocale integrati.
My tracks così come ViewRanger invece, propongono innumerevoli funzionalità per gestire le proprie escursioni, mettendo a disposizione dell’utente migliaia di percorsi, strade e viottoli semi-sconosciuti.
La famosa Google Maps può rivelarsi utile per scaricare le mappe offiline, anche se durante un’escursione avremo bisogno di un livello dei dettagli paesaggistici nettamente migliore rispetto a quanto le sue mappe generiche possano offrire.
Esiste poi GeoResQ, l’app interamente gestita dal soccorso alpino e speleologico (CNSAS) che monitora i segnali ed invia aiuti nel caso in cui qualcuno mandi l’SOS.
La nostra app di Funactive infine, vi mostra la mappa del percorso da svolgere e risulta molto utile come app per non perdersi in montagna. Attraverso il localizzatore GPS indica il punto preciso dove ci si trova e vi fornisce tutte le indicazioni necessarie per procedere lungo l’itinerario previsto. Consente di scaricare le mappe da utilizzare in modalità offline, nell’eventualità in cui la copertura non sia ottimale e prevede inoltre molti dettagli a livello informativo e descrittivo del percorso, cosicché si possa raggiungere la destinazione con facilità in ogni situazione.
In conclusione, l’escursionismo in montagna, individuale e di gruppo, è un’attività sempre più diffusa che ti permette di allontanarti dal trambusto quotidiano e svagarti ad alta quota, respirando aria fresca e pulita e godendo sempre di panorami mozzafiato. Prepararsi adeguatamente pianificando bene la gita però, avendo rispetto delle regole e seguendo il buon senso, sono prerogative essenziali per la buona riuscita dell’attività e per non perdersi in montagna.
Il cellulare con la nostra app o un localizzatore GPS dovranno completare infine il vostro equipaggiamento necessario per non andare incontro a spiacevoli situazioni ed incidenti, permettendovi di godere di ogni singolo momento della vostra escursione e renderla così un’esperienza sicura, magica ed indimenticabile.